Da poche ore è stata presentata la Fiat 500e Abarth elettrica. Qualcuno diceva che la speranza è l’ultima a morire ma in questo caso penso sia bella che sepolta. Non fraintendetemi. Questa non è una crociata nei confronti della nuova sportivetta elettrica griffata Abarth. Piuttosto è il lamento di un appassionato che per l’ennesima volta ha a che fare con ciò che quasi quasi è l’anti-passione per eccellenza.
Numeri: batteria da 42kWh, 155cv e 0-100 km/h in 7 secondi. In ogni comparativa con la uscente 695 Abarth nella versione termica, l’elettrica è stata in grado di fare meglio. Circa 1 secondo in meno nello 0-100, un altro secondo nel test di ripresa e poco più di 1 secondo nel Misto Alfa Handling Track di Balocco. Riassunto: circa il doppio del prezzo per recuperare un secondo esclameranno gli scettici.
Osservo le foto. Uno strano verde acido/giallo fluo veste questa 500e Abarth. Indubbiamente il preparatore di casa Fiat fa dell’esuberanza uno dei suoi punti di forza, ma così mi sembra un tantino eccessivo. La osservo meglio. Ricorda il colore di una sua antenata (per spirito non appartenenza) che ha rappresentato per Mercedes uno strano esperimento salvo poi tornare sui suoi passi: la SLS AMG Electric Drive. Spero non faccia la stessa fine.
Fiat con la nuova 500e Abarth ha osato ma forse poteva fare di meglio
L’osservazione continua. Sono abituato ad Abarth incisive, arrabbiate e a tratti cafone, ma in questa 500e Abarth sembra tutto assopito. È come se in Fiat avessero voluto anestetizzarla anche nel look al grido “I dare you” in stile Greta Thunberg. Se non altro stavolta hanno osato in tema elettrico, peccato averlo fatto con l’unica italianetta sportiva rimasta sul mercato. Bellissimi i cerchi, bruniti (non nero lucido), e decisamente arrabbiati. Un’occhiata all’interno appaga più del pacchetto estetico. Tanta alcantara, finiture di qualità e un bel caratterino enfatizzato dal nuovo scorpione che trionfa sul volante. Questa volta appaga anche i più tecnologici quindi guai a dirle qualcosa.
Dalle foto mi muovo verso il comunicato stampa che a prima vista ricorda il post su Instagram di una sedicenne che esce a cena con le amiche. Un tripudio di hashtag di dubbia utilità che non farà felici i boomer ne tantomeno i giornalisti duri e puri. Scorgo però 3 modalità di guida. Turismo per l’uso quotidiano, Scorpion Street per massime prestazioni e massima frenata rigenerativa e infine Scorpion Track pensata per chi è alla ricerca di una Fiat 500e Abarth quasi pistaiola. La messa in moto ci accoglie con una strimpellata di chitarra; meno male altrimenti nel silenzio più assoluto sarebbe stata una messa e basta (scusate per la pessima battuta). Oltre i 20 km/h un’altra strimpellata sottolinea, qualora ce ne fosse bisogno, l’animo irriverente della 500e Abarth.
Rombo finto, ma d’altronde questo è il trucco migliore
I più esigenti potranno invece contare sul Sound Generator offerto come alternativa all’esperienza sonora classica. Con questo dispositivo viene “fedelmente” riprodotto il suono delle Abarth classiche, naturalmente grazie all’ausilio di una cassa. Nel nostro video che trovate nella prima fotografia potrete ascoltare il risultato e giudicare da soli. Non essendoci marce non possiamo purtroppo godere del classico borbottio ai quali Akrapovic e Record Monza/Modena ci hanno abituato. Il Sound Generator è un po come un videogioco. Potete spegnerlo e accenderlo quando vi pare o quando volete fingervi ancora a bordo di un’auto termica.
Al lancio sarà disponibile in soli 1949 esemplari la 500e Abarth Scorpionissima che celebra nel 1949 la data in cui è stato fondato il brand. È una versione super accessoriata che non rinuncia a nulla ed è subito riconoscibile per le scritte ABARTH sulla fiancata. L’unica scelta possibile riguarda il colore: Acid Green o Poison Blue, nomi azzeccatissimi che richiamano proprio allo Scorpione. Gli amanti della tecnologia gradiranno sicuramente il nuovo uConnect da 10,25 pollici comprensivo di Performance Pages. Queste altro non sono che simpatiche schermate specifiche per monitorare le prestazioni della vostra 500e Abarth; speriamo non siano della stessa pasta delle ormai note Jeep Skills, a buon intenditor…Dal 22 Novembre questa edizione Scorpionissima sarà ordinabile sul sito Abarth completando quella che viene definita come nuova esperienza d’acquisto trattandosi di una “procedura virtuale”.
Quindi concludendo sono qui oggi a contestare la nuova 500e Abarth? Assolutamente no: però qualche domanda me la sono fatta. Era davvero necessario proporre questo nuovo modello solo in chiave elettrica? Ben venga la versione a spina ma un modello intero mi sembra un po eccessivo. Mi spiego meglio. La 500e “normale” ha tutte le carte giuste per competere nei segmenti elettrici, ma ciò nonostante non emerge e non vende tanto quanto ci saremmo aspettati. Questo non perché sia un prodotto poco valido o mal riuscito, ma semplicemente perché i tempi non sono maturi e forse al netto delle infrastrutture italiane non lo saranno mai.
La 500e Abarth economica non lo è di certo
Per non parlare dei prezzi, non proprio alla portata di tutti. Assurdo se pensiamo che la 500 ha motorizzato l’Italia intera senza distinzioni di classe. Ciò nonostante la versione normale della 500 elettrica per me ha un senso. È quel vento caldo carico di speranze e di ambizioni per un futuro accogliente e al passo con la concorrenza. La 500e Abarth però mi sembra un azzardo. Un giocattolo colorato per ricchi che vivono in città grigie. E anche in questa veste potrei giustificarne l’esistenza seppur strettamente legata a circa 43 mila euro.
Sapete però cosa non giustifico? L’esclusione certa e intollerabile del vero acquirente di Fiat 500 Abarth. I giovani appassionati non potranno più avvicinarsi a questo modello, sono di fatto esclusi dal poter coltivare la loro passione e la loro simpatia per lo Scorpione. Abarth è ormai da una decina d’anni sinonimo di unione, di track day, di raduni. Scordiamoci tutto ciò. Scordiamoci centinaia di 500 Abarth radunate nel parcheggio di un centro commerciale o di una pista, scordiamoci centinaia e centinaia di giovani a bordo delle loro mini-supercar mentre raggiungono il rifugio sul passo di montagna a 400km da casa.E purtroppo scordiamoci l’essenza Abarth, l’anima e lo spirito di un marchio che univa e continua ad unire chi apprezza, elabora e idolatra il cinquino.
Da ex “abarthista” è un duro colpo. Dopo aver respirato a pieni polmoni in questo mondo di passione e rumore penso che per tutto c’è un tempo. E stavolta il tempo è finito. Non per scelta, non per errore, ma per combattere una battaglia degna del peggior Don Chisciotte. Modificando inopportunamente il sommo poeta vi saluto. Lasciate ogni speranza o voi che vi appassionate, perché di passione si muore, oggi più che mai folgorati dal fulmine ecologista.