Tempo di fare il punto della situazione di questo #NonSalone di Ginevra 2020. Dopo averci pensato molto bene, ecco la nostra classifica delle 5 novità più significative secondo noi.
5 – Škoda Octavia RS
Se è vero che in molti il marchio Škoda non suscita (ancora) particolare ammirazione o desiderio, prima di continuare è doveroso che io ammetta di provare da sempre simpatia per la casa boema. L’anagrafe purtroppo non mente ed il mio essere stato adolescente alla fine degli anni ’90 mi impedisce di negare il fatto che da ragazzino giocavo al computer con Rally Championship scegliendo spesso proprio la Škoda Felicia, ché a me è sempre piaciuto stare dalla parte del “più debole”.
In quegli anni Škoda si affacciava in Europa occidentale proprio con la Felicia ricoprendo il ruolo che oggi ricopre Dacia. Da allora non hanno fatto che migliorarsi riscuotendo in immenso successo nei paesi nord e centroeuropei, dove i consumatori sono meno “fighetti” di noi italiani e dove prima di guardare il marchio, si guarda alla sostanza.
La nuova Škoda Octavia RS è ibrida e per questo non avrei voluto metterla nella classifica delle Top5 di PiediPesanti per questo NonSalone di Ginevra ma non posso proprio evitare di menzionarla. Non sto ad approfondire perché l’articolo dedicato lo ha già scritto Ermanno ma un’auto così piacevole esteticamente, di qualità e con 245cv totali sprigionati dalla combinazione del 1.4 TFSI da 150 cavalli accoppiato a un motore elettrico da 115cv credo sia, (in un contesto Europeo di normative antinquinamento fuori dal mondo), quantomeno interessante.
4 – Fiat 500 Elettrica
Come già accennato e scritto nell’articolo a lei dedicato, non mi piace parlare di auto elettriche.
La Fiat 500 però fa storia a sé. Il Cinquino è parte integrante della nostra cultura ed in un momento così difficile per il nostro paese, un simbolo così forte dell’italianità entra in classifica di diritto. Le dimensioni sono leggermente cresciute, la filosofia è completamente stravolta ma le linee rimangono quelle della Dolce Vita e bisogna dire che il Centro Stile ha fatto un lavoro favoloso.
Con gli ecoincentivi regionali dai (tanti) 37,500 € di listino potrà scendere molto di prezzo (nel caso della Lombardia arriverebbe intorno ai 24,000 €) e non stentiamo a credere che dopo essere stata la macchina che ha motorizzato la nazione negli anni del boom, sarà anche quella che convertirà molti connazionali alla mobilità elettrica.
3 – Koenigsegg Gemera.
Una Granturismo. Per la prima volta per la casa svedese una 4 posti.
Il motore è un 2 litri a 3 (tre) cilindri freevalve (senza albero a camme) che Christian Erland Harald von Koenigsegg ha soprannominato Tiny Friendly Giant (piccolo gigante buono) capace di sviluppare 608 CV. Già di per sé sarebbe una notizia da prima pagina ma Koenigsegg ha voluto accoppiarci tre motori elettrici, portando la Gemera ad una potenza massima di 1720 cavalli. Millesettecento! Lo zerocento si copre in 1 secondo e 9.
Lo ammetto, non è un’auto che mi fa scattare il colpo di fulmine perché tra cambio “monomarcia”, batterie e motore freevalve tricilindrico gli ingredienti non ci sono però è bellissima ed una macchina straordinaria; un sasso nello stagno che alza enormemente l’asticella nel mondo delle hypercar.
2 – McLaren 765LT
Ecco, la sportiva inglese per me è stato un colpo di fulmine istantaneo e le ho già dedicato un articolo. McLaren 765 come i Cavalli del V8 4.0 biturbo, LT come long tail, come si vede dalla purezza del suo profilo.
80kg più leggera della 720S. 2.8 da 0 a 100.
Il frontale tormentato tipico di McLaren a molti lascia l’amaro in bocca ma davanti ad una macchina del genere, senza batterie, senza gadget da appassionati di informatica, con quattro scarichi in titanio ed un profumo di benzina che si sente lontano, mi tolgo il cappello e sogno ad occhi aperti.
1- Alfa Romeo Giulia GTAm
Su di lei abbiamo detto molto, abbiamo fatto una diretta di oltre 2 ore alla sua presentazione che per i più audaci è disponibile su YouTube, abbiamo fatto un articolo e ne faremo ancora.
Molti sono delusi dai “soli” 540 CV tirati fuori dal V6 italiano ma ricordiamo che 100 kg in meno e 30cv in più, fanno di questa leggenda istantanea la berlina con il rapporto peso potenza migliore in assoluto. 2.81 KG al Cavallo.
Tamarra, Cafona, Gosta, Coatta, Zarra, Cozzala, Cuozza? Può anche essere, però ci piace da morire! È un’Alfa, è italiana, è una versione ancora migliore di un’auto già di altissimo livello. È vero che ha due porte di troppo ma il pacchetto completo attizza e, senza nemmeno pensarci, merita il primo posto