Sono certo che leggere di una Alfa Romeo 158 che rinasce dalle “ceneri” di una Mazda MX5 vi sia sembrata una follia, eppure vi assicuro che non è così. Prendetevi due minuti di tempo, video e articolo vi impegneranno per poco, promesso. Tutto nasce dall’idea di Anthony Anstead di realizzare qualcosa di unico che fosse in grado di celebrare l’iconica e imbattuta Alfa Romeo 158. Nata nel 1938 nelle officine Ferrari, uscita di scena solo nel 1950, l’Alfa Romeo 158, chiamata anche Alfetta, è stata una brillante e vincente monoposto. A domare l’elegante sportiva ci hanno pensato nomi importanti dell’automobilismo mondiale: Achille Varzi, Nino Farina, Alberto Ascari, Pietro Taruffi, Luigi Fagioli e un certo Juan Manuel Fangio.
I numerosi anni di attività agonistica testimoniano la bontà del progetto che si dimostra vincente in numerosissime occasioni. 12/13 anni di onorato servizio, con un cuore tutto italiano che pulsava sotto il cofano. L’Alfa Romeo 158 era spinta da un 1.5cc, 8 cilindri capace di una potenza da 180cv a 350cv nelle versioni da Formula 1. I moderni appassionati a malapena ne conoscono le gesta, eppure, meno di una trentina di anni fa, era spesso chiamata in causa nelle diatribe da bar che avevano come oggetto le allora moderne auto da corsa. Deve aver pensato proprio a questa antica gloria Ant Anstead quando preparava il suo kit.
Veniamo al dunque. Per avere una “quasi Alfa Romeo 158”vi basterà possedere o acquistare una vecchia Mazda MX5 NB di seconda generazione, e spendere più o meno altri 10 mila euro. Dico più o meno perché il kit di trasformazione ha un costo di 7500 sterline ovvero poco meno di 8400 euro; a ciò va aggiunta “qualche” spesa per il montaggio e il gioco è fatto. Modifiche al telaio, ai pannelli carrozzeria e l’aggiunta del tipico rosso Alfa vi consentiranno di avere la vostra personalissima Alfa Romeo 158, che, pur essendo una replica, non rinuncia a una bella dose di carattere e dettagli. Non mancano infatti degli interni, fedelmente riprodotti e i tipici otto scarichi laterali sdoppiati (4 veri, 4 solo estetici).
Pneumatici, sospensioni, pannelli, sedili e tutto ciò che serve è già compreso nel kit, che ha già riscosso un certo successo. È di pochi giorni fa infatti la notizia che Anstead ha venduto tutti i dieci kit previsti per la fine del 2020. Tuttavia non disperate. La vostra Mazda MX5 può ancora diventare un’Alfa Romeo 158, perché sono previsti per il 2021 altri kit, prenotatili alla pagina che vi lasciamo qui linkata.
Insomma un progetto molto particolare che sottolinea l’amore che alcuni appassionati coltivato per i archi italiani. Amore che troppo spesso viene negato in patria. Vedo già i detrattori esclamare allo scandalo con frasi quali: “non è originale”, “che me ne faccio di una replica da quattro soldi”, “se non puoi permetterti quella vera rinuncia” e cose così. Capisco preservare l’autenticità, ma in questo caso parliamo di un vero e proprio tributo senza alcuna velleità da collezionisti.
Un giorno qualcuno ha pensato di costruirsi la sua economica replica di una vettura leggendaria, e il giorno dopo propone al mondo la sua ricetta senza tuttavia obbligare nessuno a seguirla. È quindi una bellissima celebrazione di qualcosa di ormai così lontano da esser quasi dimenticato. Ultima chicca: questo kit prenderà il nome di TIPO 184, al posto del nome originale del modello ovvero Alfa Romeo 158. Il motivo è presto detto. Nel 1938 l’Alfa Romeo prese quel nome in onore del suo motore: 15 come la cilindrata di 1.5cc e 8 come i cilindri a disposizione. La TIPO 184 fa la stessa cosa. La Mazda è equipaggiata con un 1.8 (da qui 18), 4 cilindri. Piccoli dettagli che però fanno capire che in fondo, non è venuta meno neanche l’attenzione verso un nome tanto semplice quanto iconico.