Come fa un’Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde del 1986 a catturare tanti sguardi nel 2020? Questa domanda mi lascia sospeso mentre guido concentrato verso Luca. Sarà questo rosso Alfa, sarà qualche anno alle spalle ben portato, sarà l’inconfondibile rombo del 1.5 boxer, eppure l’Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde continua a far girare teste. È un effetto che raramente osserviamo quando siamo a bordo di qualcosa di così diffuso e significativo. Alfa Romeo ha venduto quasi 1 milione di 33, quindi, non parliamo di una macchina mai vista o di qualcosa di insolito e intrigante.
Trattandosi però di una Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde, rosso Alfa, in quasi perfette condizioni, vien da sé che qualche testa si giri. A girarsi sono tutti quelli che oltre a riconoscere il metallico ruggito del boxer, identificano in lei la versione top di gamma nel colore più desiderato. Sentirsi osservati mette in soggezione, imbarazza, stupisce; la nostra Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde però sembra a suo agio. Fa bruciare un po di benzina al suo carburatore e scorre veloce nella nebbiosa giornata lombarda con una sinfonia che auto moderne neppure immaginano. Avete letto bene, auto moderne.
Cos’ha di davvero antico o retrò questa Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde? Certo, le linee e i materiali sono quelli del passato, la tecnologia come la intendiamo oggi non esiste, ma ergonomia e piacevolezza sono modernissime. Morbida, con frizione leggera e cambio che si manovra con un dito. Lo sterzo è un macigno, ma è giusto che sia così: deve ricordare ai meno esperti che guidandola servono muscoli, nervi saldi e tanto rispetto. Me ne accorgo quasi subito, forzo l’ingresso in una rotonda e complici le gomme fredde e di pessima qualità, mi ritrovo con il posteriore scodinzolante manco fosse un Beagle. Poco male, a noi queste cose divertono, ma è giusto sapere sempre e comunque con chi si ha a che fare: questa vecchietta sa arrabbiarsi, vuole che le si dia del lei, ed è pronta ad urlarti contro se stuzzichi i suoi 105cv.
Una potenza che un tempo intrigava, ma che oggi sembra quella di una citycar leggermente “pompata”. Sulla carta non è un fulmine, 0-100 in circa 9 secondi e velocità massima inferiore a 190 km/h. Insomma, le riviste dell’epoca non sono la Bibbia, ma la sensazione è che non abbiano mentito. Non siamo difronte a un mostro di potenza. Questi “pochi” cavalli però sono più che sufficienti per spingere l’ago delle emozioni laddove le moderne hothatch neanche osano. A bordo dell’Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde è un godimento continuo, fatto di suoni e odori ormai dimenticati.
Una curva in fondo a un breve ma veloce rettilineo mi ricorda l’assenza di ogni sciccheria elettronica, rimproverandomi con lo stridio delle ruote quando cerco di mantenere giù il gas laddove avrei dovuto “mollare”. Che brivido, ma che emozioni. Dimenticate o forse solo assopite e dunque pronte a tornare a galla nella mente di ogni appassionato che si volta a guardare ciò che Alfa Romeo, già in ginocchio, ha saputo sfornare. Cari Piedi Pesanti, ecco a voi l’Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde.
Buonasera ragazzi se ricordo bene la 33QV e’ un1,7 di cilindrata da 117 cv. E’ la quadrifoglio oro ad avere 105 cv e 1,5 cc. Da ragazzino ricordo di aver letto la prova di 4 ruote in cui appunto la QV veniva comparata addirittura alla Fotd escort RS turbo ! E manco a dirlo ne usciva a testa altissima!! Vi saluto e vi faccio gli auguri piu’ sinceri per un 2021 MIGLIORE del 2020.
Ciao Tommaso, abbiamo visto l’altro commento in cui precisavi la presenza di questo 1.5cc, grazie per aver chiarito prima che rispondessimo. Si, veniva spesso paragonata a vetture molto più performanti sia in strada che sulla carta, eppure ne usciva sempre a testa alta senza timori e senza figuracce. Grazie a te per il graditissimo intervento, tanti saluti e tantissimi auguri a te e ai tuoi cari. A presto.
Ehi ragazzi io non me la ricordavo proprio l Alfa 33 QV nella versione !!!!da 1,5 cc. E’ invece c’ e’ ….. Prima serie . Chiedo scusa !…. Complimenti a voi e grazie per il ripasso !!