Aznom Palladium, l’hyper limousine italiana, è indubbiamente una vettura di dimensioni generose (lunghezza mm 5960, altezza mm 1971) e, a prima vista, questa è la caratteristica che più colpisce.
Ma la creatura firmata Aznom appare degna di nota anche dal punto di vista squisitamente tecnico, soprattutto in virtù dei numerosi interventi e modifiche studiate e realizzate da Monza Garage, l’azienda del Gruppo che si occupa specificatamente di tecnica automotive.
Per garantire prestazioni importanti ad un veicolo di tali dimensioni, sia su strada che in off road, è ovviamente necessaria parecchia potenza. Il problema è stato affrontato e risolto principalmente con l’applicazione di due turbo sull’originario motore V8 di 5.7 litri (che abbiamo visto e provato sul Militem Magnum).
Sono state utilizzate turbine BorgWarner, una per bancata, ed è stato totalmente riprogettato l’impianto di scarico, ora realizzato interamente in acciaio 307. Oltre a ciò sono stati applicati due Intercooler aria/acqua.
Sono poi stati modificati i pistoni, tramite l’installazione di nuovi componenti forgiati, sono nuove le bielle ad H in acciaio mentre le molle valvole sono state rinforzate (ora le valvole sono in nimonic).
E’ stata anche effettuata un’accurata riprofilatura degli alberi a camme ed è stato bilanciato l’albero motore. La guarnizione della testata è trimetallica, come pure le bronzine ad alte prestazioni.
Infine è stata rivista l’iniezione con nuovi iniettori con portata maggiorata ed ovunque è stata utilizzata bulloneria ARP .
Con questi interventi il propulsore ora è capace di produrre ben 710 cavalli numeri che, tradotti in prestazioni, significano che la Palladium accelera da 0 a 100km/h in soltanto 4.5 secondi e vanta una velocità massima (autolimitata) di oltre 210 chilometri orari.
Da segnalare che, in determinate condizioni, il motore può funzionare anche con 4 cilindri soltanto (modalità Fuel Saver), permettendo in tal modo un sensibile risparmio in termini di consumi.
La tecnica dell’auto è di alta qualità sin dalla scocca (che al posteriore presenta una gabbia di tubi supplementare per migliorare la rigidità torsionale), per proseguire con le sospensioni, delle quali è stata rivista la taratura pneumatica per ottenere un assetto più “stradale” e confortevole.
Oltre a ciò, il corpo vettura è stato abbassato di 30 mm. rispetto alla taratura originale del telaio.
Sono infine stati installati anche nuovi ammortizzatori, regolabili su ben 30 posizioni nella taratura idraulica e realizzati appositamente per Palladium.
Anche l’impianto frenante è tutto nuovo e di grande rilievo, con dischi anteriori di 408 x 34 mm., autoventilanti e dotati di pinze Brembo GT a sei pistoni e dischi posteriori di 380 x 28 mm con pinze a 4 pistoni.