AMG è garanzia di qualità. Non c’è nulla da fare. Ad Affalterbach quando mettono le mani su una paciosa berlina tirano fuori dei mostri.
E lo abbiamo toccato di recente con mano con la A35 AMG che è una delle auto più divertenti ed affilate in commercio, nonostante uno sterzo tranquillo e nonostante la vettura sulla quale è stata basata non abbia sulla carta i presupposti per divertire (motore trasversale, trazione “anteriore”).
Invece alla Aufrecht Melcher Großaspach le mani sanno dove metterle e tirano fuori delle fionde.
Il 2.0 M139 è un’opera d’arte senza dubbio ma….
E che palle con ‘sti Ma, Luca! Hai sempre un MA, ti lamenti sempre!
Noi Piedi Pesanti siamo polemici, rompicoglioni e non ci va mai bene nulla. Il motivo è che siamo appassionati di auto stricto sensu ed anche un po’ smanettoni e vecchio stampo. Ed oltretutto siamo liberi da vincoli contrattuali e pubblicitari il che ci rende automaticamente liberi di dire quello che pensiamo senza alcun filtro.
Le grandi berline AMG sono SEMPRE state una sorta di Muscle Cars all’europea con il loro grandi V8 firmati dagli stessi costruttori secondo il dettame “one man, one engine”.
Oggi (in senso lato, oggi, non oggi 26 settembre) esce la C63 AMG di nuova generazione e questa meravigliosa e rumorosa filosofia la abbandona in favore di una “politicamente corretta” ed “amica delle coscienze pulite” tecnologia ibrida plug in.
Bella è bella forte questa C63 AMG. Non le si può dire nulla. Solo avremmo evitato le piccole prese d’aria finte sulle fiancate. Una caduta di stile che dalla stella non ci si aspetterebbe (e glie l’ha detto in faccia al product manager anche Mat Watson di Carwow senza troppi peli sulla lingua)
4 cilindri
Il 2.0 4 cilindri M139 che fa miracoli sulla A 45 AMG che, nella versione S, tocca i 421 CV e 500 Nm di coppia trova casa sotto il cofano della C63 di nuova generazione. L’unità ha subito qualche affinamento e tocca i 477 CV.
Non sarà però sola. Un motore elettrico da 204 CV sull’assale posteriore l’affiancherà generando una potenza di sistema di 680 CV, 170 CV più della rivale BMW M3 Competition.
Però non sono più “cavalli purosangue”, non ci prendiamo in giro da soli. Sì è vero che la coppia è aumentata di 50Nm e che sulla carta il 4 cilindri pesa 49 kg in meno del V8 ma il peso delle batterie e del motore elettrico posteriore non è che venga scontato dalla gravità terrestre.
Ed è vero che in moltissimi mercati se non si attacca alla spina non si vende, lo accettiamo. È però altrettanto vero che veder passare (o guidare) una berlina ignorante della stella senza sentirne il sapore piccante del V8 sarà come andare a vedere un monumento e trovarlo parzialmente impacchettato dalle impalcature. Bello, fico anche da mettere su instagram, ché selfie ergo sum, ma non emozionerà mai come vederlo libero e pulito.
Lunga vita al v8