Vi ricordate il vecchio adagio per il quale le auto americane sarebbero noiose, plasticose e fatte solo per macinare centinaia di miglia nel comfort? Beh la Cadillac CT5-V non è così.
Se è vero che la Cadillac XT4 che abbiamo provato di recente tra doti dinamiche e qualità sopraffina ha smentito buona parte di questa immeritata fama, dal Michigan arriva una macchina con un V8 sovralimentato da 669 cv e… cambio manuale!
Proprio dalla terra di coloro che per primi hanno creduto nelle trasmissioni automatiche, in un periodo storico di transizione verso l’elettrico in cui i manuali si stanno progressivamente estinguendo pure nella più “conservatrice” Europa Cadillac torna più aggressiva che mai con una “Muscle Sedan” folle e con un leggendario V8 sovralimentato da “quasi 700 cavalli” ed il terzo pedale.
Rory Harvey, Vice Presidente di Cadillac Global, fa sapere che la divisione high-performance V di Cadillac in futuro sarà la piattaforma di lancio per la lineup elettrica del marchio di lusso di GM e purtroppo (per noi appassionati della vecchia guardia) la CT5-V (insieme alla sorellina CT4-V con il V6) è l’ultima berlina sportiva a benzina di Cadillac V; ultima ma gloriosa dimostrazione di quello che gli americani sono capaci di fare.
La Cadillac manuale più potente della storia arriva con il cambio Tremec TR6060 della Camaro di serie (disponibile l’automatico a 10 marce). Il motore 6,2 V8 della predecessora CTS-V che molti ricorderanno anche in Italia, viene rivisto nell’aspirazione e nello scarico ed implementa cavalli e coppia fino agli impressionanti valori di 668Cv e 893nm: una coppia da strappare l’asfalto dalla strada.
Cadillac promette per la berlina da 1800kg uno 0-60 mph (0-97 km/h, possiamo darlo per buono pure per i nostri valori “zerocento”) in 3,7 secondi con l’automatico a 10 marce: con i manuale sarà un po’ più lenta ma sinceramente a chi interessa quando puoi cambiare tu?
In America la CTS-V di due generazioni fa fu proposta al pari della CT5-V con la trasmissione manuale e le quotazioni dell’usato (specie della wagon) stanno superando il prezzo di listino da nuova (al pari di quanto molto probabilmente succederà in Europa con le Giulia Quadrifoglio o le M3) ed il Product Manager di Cadillac Ken Kornas si aspetta anche per la CT5-V una rivalutazione del 25% dal prezzo di listino che parte da 84.000$.
All’interno al qualità di Cadillac (toccata con mano da noi sulla XT4) non viene lesinata e ai materiali di altissima qualità si aggiungono i sedili a guscio in fibra di carbonio (optional), le cuciture bianconere a ricordare i cordoli del suo ambiente naturale, fibra di carbonio un po’ dappertutto e le targhette con il numero d’esemplare su volante e cambio.
L’infotainment da 12 pollici è dotato di una “scatola nera” che in Cadillac chiamano Performance data Recorder, in grado di registrare video audio e dati della performance in pista. Una telemetria integrata simile a quella che si trova su alcune moto ad alte prestazioni come le Ducati.
Cadillac garantisce che la CT5-V, affinata da vent’anni di fatiche che GM ha trascorso al Nürburgring per sviluppare le sue sportive, sarà a livello delle berline sue coeve. L’impianto frenante Brembo con pinze a 6 pistoncini all’anteriore e 4 al posteriore (disponibili in grigio, blu, rosso o bronzo) e dischi da 15,7 pollici aiuterà a dissipare l’esuberanza del suo V8 sovralimentato e se il suo driver dovesse cedere alle tentazioni della pista, l’impianto carboceramico è disponibile optional.
La gommatura Michelin Pilot Sport 4Ss 275/35ZR19 davanti e 305/30ZR-19 dietro è stata sviluppata con e per Cadillac apposta per la CT5-V e promette di avere performance simili alle Pilot Sport Cup 2.
Meccanicamente oltre al motore mastodontico la CT5-V è stata migliorata nel telaio, irrigidito ed alleggerito che promette una precisione di sterzo mai vista prima su una Caddie così come l’aerodinamica raffinata dallo splitter anteriore, prese d’aria nei passaruota per isolare i pneumatici son una cortina d’aria e pannelli nel sottoscocca per ridurre la resistenza di forma. Tutto al posto giusto per far filare la berlina americana a 322 km/h di velocità di punta, accanto alle supercar ed agli F18 in decollo dalla pista di Nellis nel deserto del Mojave, l’unico posto grande abbastanza per contenere tutta l’esuberanza dei suoi 668 “cavalli americani”.
Well done, Cadillac.
In Italia arriverà? Per il momento non si sa, speriamo di poterla vedere arrivare anche qua da noi da Cavauto che è dealer autorizzato GM Europe.