Il Coronavirus fa paura. Nella nostra piccola realtà di appassionati di auto non possiamo rimanere indifferenti davanti alla sofferenza. Non ci vergogniamo nel proclamarci vicini a chi soffre e lontani anni luce ai pregiudizi sociali che infestano più del peggiore dei Coronavirus. Il nostro sito parla di passione. La passione per i motori, per le auto, per le moto. Ogni passione è qualcosa che accumuna, che unisce. Ci sentiamo quindi in dovere di dire la nostra prima di continuare con l’articolo.
In un mondo in continua evoluzione si ricorda troppo poco spesso di fare attenzione e con estrema frequenza di isolare il più bisognoso. Lo si fa in modo sommesso, ma lo si fa, con la presunzione tipica di chi è ipoteticamente al sicuro. Il Coronavirus è morte, ma anche indifferenza e disinformazione. Due fenomeni che cerchiamo di combattere con la nostra passione divulgando trasparenza e libertà, seppur applicate al mondo dei motori. Ecco allora che questo articolo calza a pennello.
Dopo le dovute premesse parliamo di Hyundai e Kia che si trovano in un momento di difficoltà. I marchi coreani stanno facendo grandi passi avanti. Personalmente avendo avuto in passato una Hyundai (Santa Fe) devo riconoscere che l’ascesa è stata continua. Grande merito va a scelte aziendali intelligenti, prezzi competitivi e qualità adeguata ai prodotti che offrono. Da qualche ora però veniamo a conoscenza della chiusura di alcune “filiali” di Hyundai e Kia.
Il Coronavirus rende impossibile la produzione di alcuni componenti in Cina destinati appunto ai colossi coreani. Ciò si traduce in una impossibilità produttiva, con inevitabile momentanea chiusura della catena di montaggio. A oggi, 4 Febbraio 2020 risulta fermo lo stabilimento in cui vengono prodotte le Genesis (alcune Hyundai di lusso) e molti altri.
Speriamo da appassionati e soprattutto da esseri umani che l’emergenza rientri quanto prima. È un duro colpo per la popolazione orientale e non solo ma siamo certi che tutto si risolverà al meglio. Hyundai e Kia torneranno a rombare sulle strade di tutto il mondo, e questo Coronavirus sarà solo un brutto ricordo.