La Chevy Corvette C8 è arrivata da Cavauto e siamo stati tra i primi ad avere l’onore di poterla andare a scoprire dal vivo. Riccardo Cavarzan ed Andrea Cavarzan ci hanno accolto nel tempio dell’auto americana e la Vette era là, sotto ad un telo scuro impreziosito dai suoi loghi che ci aspettava.
Iniziamo con il ribadire l’evidente. La Corvette è cambiata: il motore passa al centro dell’auto ed il risultato è una macchina con l’impatto di una supercar (che di fatto è). La versione inizialmente importata in Europa è la Launch Edition, auto completa con l’allestimento di punta interno, il pacchetto Z51 performance e come unico optional acquistabile il Front Lift System da 2000 euro. Il Front Lift System è un sistema in grado di sollevare la parte anteriore della Corvette di 5 centimetri in meno di 3 secondi per superare ostacoli come dossi o rampe. Il Front Lift System è inoltre in grado di memorizzare tramite GPS la posizione esatta dell’ostacolo in modo da attivarsi automaticamente nei passaggi futuri.
Purosangue americana
Il cuore della sportiva di Bowling Green è un V8 aspirato 6.2 in grado di erogare, con gli scarichi compresi pacchetto Z51, 495 cv e 637nm. La macchina passa da 0 a 100 in circa 2.8 secondi e la velocità massima è di 310 km/h. Prestazioni da supercar europea ma con un motore senza turbo che eroga la sua cavalleria a 6500 giri. In futuro arriveranno anche altre versioni con il 5.0 V8 montato nella C8.R da competizione che avrà un’allungo fino a oltre 9000 giri. Praticamente una moto.
Il pacchetto Z51
“Zee Fifty one”, per dirlo all’americana è il pack performance della Corvette C8 e comprende la regolazione elettronica delle sospensioni in base alla modalità di guida, l’impianto frenante Brembo con dischi maggiorati e prese d’aria anteriori per il raffreddamento, il differenziale elettronico a slittamento limitato eLSD che si aggiunge al differenziale meccanico di serie (agendo anche come torque vectoring e distribuendo la coppia sulle singole ruote posteriori) il sistema di scarico Performance, il pacchetto aerodinamico con splitter anteriore e alettone posteriore per massimizzare downforce e gli pneumatici Michelin Pilot Sport 4s con marchiatura Corvette, sviluppati insieme ai tecnici GM apposta per la Corvette C8.
Inoltre, ciascuna delle Corvette C8 europee beneficerà del Performance Data Recorder, in grado di registrare le performance in pista con la telemetria e registrando i giri con due telecamere. Tutto scaricabile su una SD per potersi portare a casa il track day o visualizzabile sul display dell’infotainment che, ça va sans dire, include tra le altre cose Apple CarPlay e Android Auto. Sempre inclusi nelle Launch Edition per il mercato europeo, Head-Up display, sistema di navigazione, sistema audio Bose a 14 altoparlanti, specchietto retrovisore centrale con telecamera integrata, sedili riscaldati e ventilati.
Coupé e Spider
La Corvette C8 sarà ordinabile in due versioni. La Spider con il sistema di ritrazione del tetto automatico ed in tonalità bicolore e la Coupé che però è de facto una targa. Il tetto (in carbonio) si sgancia facilmente con 3 cerniere e si ripone nel vano portabagagli posteriore che, oltre ad essere disegnato per contenere due trolley da cabina (a tetto chiuso) è anche pensato per alloggiare il tettino nelle belle giornate, lasciando pure un po’ di spazio per altri piccoli oggetti. Al vano posteriore però si aggiunge quello anteriore ed i due portabagagli combinati offrono 357 litri di spazio. non mare davvero considerando che siamo su una biposto.
La Corvette C8 è un po’ meno muscle car e molto più super car. Con un peso di poco superiore a 1500 kg, un motore aspirato che nel 2021 è diventato merce rara ed il cambio a doppia frizione TREMEC nella modalità di guida più aggressiva delle sei (zee mode) è ormai a tutti gli effetti una macchina da pista. Una supercar in grado di battagliare tranquillamente con le equivalenti europee sia tra i cordoli sia nei lunghi viaggi, perché la qualità dei suoi interni (ma non solo) è davvero in un territorio esplorato da pochi con materiali, cura degli assemblaggi, design ed ergonomia quasi mai viste fin ora.
Bentornata Vette, speriamo di poterti provare, magari in pista.