Quando ci è stata proposta la prova dello scooter elettrico FD Motors F5-E da parte del distributore per l’Italia Italy2Volt di Saronno devo ammettere che da non motociclista abituale ma solo utilizzatore di motorini elettrici dello sharing milanese ero curioso ma un po’ scettico. Ok da ragazzino usavo qualche ZIP malmesso preso in prestito per muovermi tra le colline in Toscana e le due ruote, assieme ad una barca a remi altrettanto malmessa, sono state il mio primo approccio alla mobilità personale ma ora si parla di Piedi Pesanti, ed un 125 elettrico come lo contestualizzo?
Ve lo dico subito: questo FD Motors F5-E va benissimo!
In questi tempi bui come non lo erano dalla prima metà del novecento, ripensare a propria mobilità nelle grandi città sta diventando indispensabile. Da una parte le amministrazioni locali hanno cavalcato l’onda della pandemia per accelerare la transizione all’elettrico, dall’altra andare sui mezzi pubblici sovraffollati è diventato rischioso e meno attraente del solito. Una soluzione elettrica, come questo FD Motors F5-E, con il suo silenzio rassicurante può avvicinare molti alle due ruote diventando risolutivo. Il tempo che uno scooter così fa risparmiare in città è molto significativo ed inquantificabile dal punto di vista del valore che ha sulla bilancia della qualità della vita. Se ci mettiamo anche il fatto che la motorizzazione ad elettroni ha sconti su assicurazione e tassa di possesso (che in Lombardia, ad esempio, non paga) il pacchetto di risorse risparmiate da dedicare alle proprie passioni è presto servito.
70 km reali con 0,20€
La versione in prova è il modello a doppia batteria da 21Ah con un pacco batterie totale da 42Ah e 3KWh. Percorre con una carica 70 km reali e siamo rimasti stupiti dal come l’autonomia dichiarata rispecchi quella reale anche in condizioni sfavorevoli come basse temperature e strade statali veloci. Quando l’ho ritirato a Saronno ho percorso in una fredda giornata di febbraio (6°C) la Statale Varesina verso il centro di Milano. L’ho utilizzato poi tutto il pomeriggio in città e quando l’ho rimesso in carica, in garage, aveva il 28% di autonomia rimanente.
Lungo 1995mm e pesante solo 125 kg si muove bene nel filtering tra le auto anche tra le strette vie della Milano ottocentesca a sud di Piazza Duomo. Le sue dimensioni generose restituiscono una sella molto comoda anche per due persone e molto ben fatta. Sotto la seduta un vano portaoggetti che con le due batterie del modello in prova è sufficiente ad accogliere un casco o una piccola spesa. La versione con una sola batteria ad alta capacità è comunque disponibile e vi mettiamo i dati in scheda tecnica.
Rimango molto dell’idea che sia una soluzione prevalentemente adatta al pendolare urbano a corto raggio e, data la sua coppia disponibile subito e autonomia realistica molto a suo agio in città come Firenze, con colline e strade in salita ma distanze tutto sommato contenute. Poi certo, dipende da dove si abita perché se è vero che in una realtà come quella romana magari farebbe fatica a portarci da Acilia a Talenti, è anche vero che nel classico utilizzo entro GRA rimarrebbe felicemente un mezzo quasi perfetto. A dimostrarne la sua versatilità però ci pensa Ermanno che tra i colli di Bergamo ed il suo operoso hinterland lo ha provato per un paio di giorni.
Come si comporta questo FD Motors F5-E fuori città?
Dopo aver ringraziato Luca per avermi ceduto la tastiera è arrivato il momento di mettere alla prova il nostro FD Motors F5-E in un contesto diverso da quello per il quale è stato concepito. Attraversando Milano ho pensato che forse un elettrico ben fatto come questo potesse imporsi e stupire anche su tratte profondamente diverse. Sembra assurdo eppure avevo la certezza che mi sarei divertito anche affrontando un extraurbano di media lunghezza.
Decido allora di partire da Cenate Sotto in provincia di Bergamo per recarmi in città alta, meta romantica che molti bergamaschi raggiungono per rilassarsi nei momenti liberi. Questo percorso però mi darà anche modo di testare questo FD Motors F5-E come se fosse il mezzo prioritario per recarsi a lavoro in città dai paesi vicini. Parto nel silenzio quasi assoluto consapevole che dovrò affrontare circa 60km totali, fatti di saliscendi e zone pianeggianti. A stupirmi subito è la comodità della sella che accoglie anche i fondoschiena più generosi. Il silenzioso motore elettrico scorre che è una bellezza senza vuoti o incertezze tipici dei motori a combustione.
La prima tratta vede come protagoniste diverse rotatorie. E’ qui che avverto la piacevole sensazione di compattezza e rigidità che in parte avevo mal digerito in città. Il piccolo scooter affronta con determinazione e sicurezza ogni fondo stradale rimanendo sempre sincero anche quando provo a scomporlo. La coppia viene spalmata con grande regolarità ed è difficile ottenere delle reazioni brusche o preoccupati. Al semaforo tuttavia scatta bene, con una piccola incertezza iniziale che però previene delle sgradite slittate. Una volta partito però spinge con determinazione e raggiungere la velocità massima è cosa assai semplice.
Con la paura tipica di chi si approccia all’elettrico il mio sguardo cade sempre sull’autonomia residua. Se fossi in sella al classico 125 mi verrebbe naturale affermare che non beve nulla, ma qui devo coniare un termine diverso. Anche quando sfrutto al massimo il suo motore, ho la sensazione che le batterie non perdano un colpo e il livello di carica scende in modo molto omogeneo e prevedibile. Alle porte di Seriate (città che precede Bergamo) l’autonomia residua è ancora molto importante e il senso di sicurezza per il ritorno a casa è enorme. Spesso provo a parzializzare il gas, rispettando i limiti imposti dal codice della strada, ma con una ripresa così è facile concedersi qualche rotazione totale del polso destro.
Per raggiungere Città Alta e nello specifico la zona di San Vigilio dovrò affrontare delle salite molto impegnative. A preoccuparmi non è tanto quanto sono ripide (con Luca in due abbiamo agevolmente superato la rampa d’uscita del suo garage) quanto piuttosto la loro lunghezza. In tratte così “lunghe” la difficoltà nel salire potrebbe davvero fare la differenza. Consapevole dei numerosi semafori penso che le continue ripartenze per prendere velocità potrebbero intaccare notevolmente l’autonomia residua. Cos’ non è stato. Il piccolo FD Motors F5-E non ha mai esposto il fianco, neanche quando, preso dalla smania di buttarlo tra le curve in salita ho forzato con il gas.
Ha sempre spinto con grande regolarità e la sua corretta distribuzione dei pesi mi ha permesso di togliermi anche qualche soddisfazione. Su fondo umido e scivoloso temevo qualche inaspettato bloccaggio, ma il sistema CBS redistribuisce egregiamente la forza frenante permettendomi un ingresso curva sicuro e puntuale. Nelle S più veloci ho amato la sua silhouette slanciata e le sospensioni rigide che mi hanno permesso dei cambi di direzione repentini e in totale sicurezza. Arrivati alla “sommità del colle” l’autonomia era ancora importante è ciò mi ha dato ulteriore sicurezza per il ritorno. Non mi è bastato perdermi due o tre volte tra le campagne bergamasche per compromettere il mio ritorno a casa.
Alla luce di questa prova extraurbana devo ammettere che questo FD Motors F5-E mi ha stupito parecchio. Inaspettatamente ha rivelato una certa indole sportiva che non mi aspettavo da un prodotto del genere. Ha sempre spinto con decisione, nella massima sicurezza, consumando il giusto. Non ricordavo nessuno scooter 125 simile. E’ vero, non ha una velocità di punta elevata, ma in fondo a cosa serve davvero? Non potendo affrontare autostrade o tangenziali le sue prestazioni mi sembrano più che adeguate. Vi dirò di più. Se avessi avuto ancora qualche ora a disposizione l’avrei portato anche nei pressi del Lago d’Endine perché sono certo che parzializzando il gas fin dal principio possa stupire in termini di autonomia. Dopo poco meno di 60 km avevo ancora il 48% di batteria, e le scriteriate accelerate (anche in discesa) non hanno sicuramente aiutato.
Per me questo FD Motors F5-E è molto più di ciò che si compra. Promette, mantiene e rincara con una determinazione disamante. Non perde un colpo e sa accompagnare, nel relax più totale, sia l’utente metropolitano che quello di “campagna”. Volete andarci a lavoro? A scuola? A fare una gita fuori porta? Lui non vi abbandonerà, e voi tornerete a casa col sorriso tipico di chi sa che basta collegarlo alla presa elettrica per poche ore per partire alla volta di una nuova avventura.
Conclusioni
Con le sue linee vagamente rétro che portano alla mente quegli scooter toscani che hanno conquistato il mondo, il suo muoversi silenzioso, la sua frenata potente e la sua ricarica praticamente a costo zero, FD Motors F5-E è in grado di farci spostare velocemente, inquinando poco, senza vibrazioni, vestiti che odorano di olio ed a costo quasi zero. Con 2358€ (incentivato al 30%, senza rottamazione) non vi portate certo a casa un mezzo super trendy né, per i più giovani, un motorino che faccia girare la testa alle ragazze, ché quello ormai si fa su Instagram.
Vi portate però a casa la libertà. La libertà di muovervi anche là dove il mezzo privato è ormai visto come il male assoluto. La libertà di utilizzare quasi tutte le corsie preferenziali e di trovare subito parcheggio. La libertà di fare 70 km reali spendendo 20 centesimi calcolato alla tariffa Enel più svantaggiosa, spendendo pure poco per comprarlo.
Con la semplicità meccanica tipica dell’elettrico l’F5-E promette di essere affidabile e robusto, caratteristiche indispensabili tra Pavé, Sampietrini, Rotaie del tram o buche nell’asfalto.L’F5-E può contribuire a sgravare i centri urbani e le loro amministrazioni dalla pressione dovuta ai livelli di inquinamento, liberando le strade, facendo sentire sicuri gli utilizzatori e permettendo anche all’appassionato di auto e moto come noi, di utilizzare il tempo e le risorse risparmiate grazie a lui in altre attività. Anche attività da Piedi Pesanti.
FD Motors F5-E SCHEDA TECNICA
- Prezzo: 3790€ di listino: Incentivo 30% (senza rottamazione) 931,97€. Prezzo finale 2858€
- Motore: Elettrico Brushless nella forcella posteriore. 3kw potenza nominale 3,6 potenza massima
- Rigenerazione in frenata: per versione a singola batteria ad alta capacità
- Batteria: estraibile. Li ION. 52Ah e 3,7 KWh la versione a singola batteria / 42Ah e 3KWh la versione a due
- Ricarica: Alimentatore a Schuko, connettore Chogori. 5 ore circa da 0 a 100%.
- Autonomia: 85km il singola batteria, 70km il doppia batteria.
- Telaio: tubolare in acciaio
- Posti a bordo: 2
- Sospensioni: Ant: forcelle telescopiche idrauliche Post: 2 ammortizzatori idraulici.
- Freni: Frenata combinata CBS. Anteriori e posteriori idraulici a disco Ø 220mm
- Ruote: Ant. 16” con pneumatico 90/80 16 Post. 14” con pneumatico 120/80 14
- Illuminazione: Full LED
- Velocità massima: 75 km/h
- Coppia: 42,5 Nm @ 675min-1
- Dimensioni: 1995 mm (lunghezza) x 1115 mm (altezza senza specchi) x 690 mm (larghezza)
- Altezza sella: 780mm
- Peso: 129 kg
- Capacità di carico: 265 kg
Italy2Volt è una startup lombarda che opera quale importatore e distributore esclusivo per l’Italia di scooter elettrici made in China dei brand Jonway, FD Motors ed Ecooter.
Molto comodo, sulla destra, il selettore della retromarcia, uno dei valori aggiunti di questo scooter: azionandolo, entrano in automatico le 4 frecce e usando l acceleratore si pu avere una piccola spinta in retro. Per me stato molto utile, per esempio nelle manovre di uscita ed entrata dal box, ma in generale una funzione che hi apprezzato davvero tanto, e che non si ritrova su molti competitor.
Ma questi dell’Italy2Volt prima di vendere sti scooter elettrici, non fanno prima una prova come va in salita? Io ho comprato un fd motors F5 da gennaio e lo uso tantissimo per fare le consegne a domicilio. In pianura va benissimo ma in salita se devo fermarmi 2 – 3 volte per vedere il civico di una casa, dopo non parte più. Bisogna spegnere ed aspettare 5 minuti per poi ripartire. Non prendo gli ordini in salita perché perdo solo tempo. Non va bene.
Ne abbiamo acquistati due in famiglia,il rapporto qualità prezzo è corretto,ho notato in tutti due gli scooter un problema che definisco GRAVE che ho anche fatto verificare alla concessionaria ma purtroppo senza soluzione,praticamente quando ci si avvicina a uno stop o rotonda o situazione similare e si toglie il “gas”poi si ridà immediatamente lo scooter non si avvia lasciando il conducente in una situazione di pericolo,con le auto dietro che partono.Ho dovuto più volte alzare un braccio in segno di “avaria” poi riportando a 0 il “gas” si riavvia correttamente. Ritengo che questa anomalia metta a rischio seriamenta l’utilizzatore che si aspetta una risposta dall’acceleratore e invecie NON PARTE. L’importatore dovrebbe verificare e segnalare al costruttore la grave anomalia che probabilmente potrebbe essere risolta con un aggiornamento SW.