Se Alfa Romeo con queste Giulia GTA voleva far parlare di sé, ci è sicuramente riuscita. In questo brevissimo articolo non è mia intenzione dilungarmi nel descrivervi l’auto. La Giulia GTA anche se ha poche ora di vita la conoscete ormai tutti, chi avesse ancora qualche dubbio troverà tutte le informazioni nel comunicato stampa di Alfa Romeo che vi lascio linkato qui.
Per il marchio del “biscione” è fondamentale un rilancio anche in termini di immagine e penso che questa mossa di marketing possa funzionare. Sui social anche i meno appassionati si sono prodigati nel rilasciare dichiarazioni d’amore. La Giulia GTA sta smuovendo le coscienze di chi pochi mesi fa vedeva la Giulia come una Fiat ricarrozzata.
Partendo dal presupposto che qui su Piedi Pesanti l’amore per la Giulia è smisurato non è nostra intenzione polemizzare o criticare. Questa presentazione però poteva coinvolgere un pubblico ancor più ampio se solo FCA avesse escogitato un modo più coinvolgente per presentare la sua creatura.
Pazienza, laddove non è arrivato il settore marketing ha vinto quello meccanico/sperimentale che ha messo una pezza sulle contestazioni. Dimenticando per un momento queste stupende GTA (GTAm) non vi nascondiamo la nostra felicità nel vedere tutto questo interesse da parte vostra. La nostra diretta su YouTube (che vi linko qui) seppur non esente da gravi problemi di connessione ha visto un numero impressionante di persone.
Ancor più sensazionale il dato sui commenti e sulla curiosità che la Giulia GTA ha generato. La speranza è che questo amore verso Alfa Romeo non sia solo un evento sporadico. Forse con questa vettura estrema e un pò cafona Alfa ha conquistato l’affetto dei più scettici che cercavano nel marchio una dimostrazione di grande carattere.
Questo aspetto da cattiva ragazza fa discutere i puristi, legati alle linee sexy e sinuose della Giulia Quadrifoglio “standard” ma i dati tecnici mettono tutti d’accordo. Anche i più scettici osservandola ritrovano l’inconfondibile DNA Alfa Romeo e il badge GTA è un colpo al cuore. È vero, forse ci aspettavamo qualche cavallo in più, ma dopo averne discusso su YouTube abbiamo compreso e accettato che sarebbe stato difficile rimanere nelle restrizioni antinquinamento.
Insomma, non voglio dilungarvi oltre, date un occhiata ai dati ufficiali. Solo in questo modo sarete in grado di comprendere quanto di buono è stato fatto su questo modello, e pazienza se in fondo è solo marketing.
In un epoca di “marchette” automobilistiche una strategia pubblicitaria del genere potrebbe giovare a quella che si candida a tutti gli effetti come ultima berlina Alfa Romeo Made in Italy. Audentes Fortuna iuvat, e l’audacia non manca di certo agli italiani che hanno lavorato su questa Giulia GTA.
Ahh dimenticavo. Qualche settimana fa avevo parlato delle Giulia GTA basandomi su alcune ipotesi. E’ curioso vedere quanto e come le cose siano cambiate. Ecco qui l’articolo.
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