Nate negli Stati Uniti a inizio ‘900, le moto custom sono diventate con il passare degli anni un vero e proprio stile di vita che ha attirato l’attenzione dei social, conquistando anche le celebrities. La Kustom Kulture è così diventata un’icona celebrata in tutto il mondo non solo nei film e nelle serie tv, ma anche nella moda e nell’arte, con festival dedicati. Un fenomeno di costume diventato virale anche su Instagram con quasi 1,2 milioni di post con l’hashtag #KustomKulture e che coinvolge decine di migliaia di persone nei club dedicati
Dalla realizzazione della Dreadnought da parte di Harold Karslake nel 1902 alla nascita del taglio, il primo stile di customizzazione basato sull’adattamento delle Harley Davidson, fino alle sperimentazioni dei soldati americani che, al termine della Seconda Guerra Mondiale, iniziarono a comporre le loro due ruote modificate per vivere al meglio la loro ritrovata libertà. Queste sono alcune delle tappe che hanno segnato la storia della moto custom divenuta, con il passare degli anni, un vero e proprio cult che ha ispirato uno stile di vita oggi sempre più popolare nel mondo e sui social.
Tra le principali è opportuno ricordare lo stile della casa britannica Cafè Racer; la sua replica nordamericana, ovvero il Bobber; il Chopper, la Brat Style, nata in Giappone e, infine, la Rat, direttamente dall’immaginario del film “Mad Max”. Dagli USA, infatti, la passione per le moto personalizzate si è diffusa a livello planetario: basti pensare che, secondo Statista, nel solo Regno Unito nel 2020 sono state acquistate più di 7000 moto custom.
La popolarità del trend oggi è ancora più evidente anche grazie alla viralità ottenuta sui social: su Instagram, infatti, sono quasi 1,2 milioni i post con l’hashtag #KustomKulture e un milione i contenuti con la menzione #kustom, che raccontano appassionati, eventi, viaggi, stile e marchi coinvolti dalla tendenza. La passione per le moto custom ha raccolto anche l’attenzione di numerose celebrities come Jason Momoa, che ha disegnato una due ruote custom su base Harley Davidson insieme ai suoi figli, David Beckam, Ryan Reynolds, Tom Hardy, George Clooney, Bradley Cooper, Brad Pitt, che sfoggia un casco personalizzato level pro in sella alla sua moto, e Keanu Reeves che, nel 2011 insieme a Gard Hollinger, ha fondato la Arch Motorcycle, un’azienda che realizza la moto custom KRGT-1.
E le custom girls non mancano: da Priyanka Chopra, con la sua motocicletta totalmente rosa, da Miley Cirus a Rihanna, da Gal Gadot fino a Pamela Anderson. “Le moto custom fanno parte della storia passata e moderna del mondo delle due ruote – spiega Eliana Macrì, presidente della scuola di guida sicura BikerX che ha appena lanciato la “Custom Riders School”, la prima in Italia dedicata alle moto custom – Per chi si sente già un pilota esperto o vuole semplicemente approfondire e migliorare le proprie skills di guida, BikerX mette a disposizione dei propri clienti dei corsi ad hoc in modo tale che ogni partecipante e pilota possa poi godere a pieno della propria due ruote in totale autonomia, sicurezza e in pieno stile custom”.
Le motociclette custom si sono prese la scena, dal punto di vista televisivo, grazie a serie come “American Chopper” e “Sons of Anarchy”, documentari come “Oil in the Blood”, “Handcrafted – Costum Motorcyle Film”, basato sulla creatività e l’operatività dei famosi laboratori custom australiani, “Choppertown: the Sinners”, in cui si dà maggiore risalto e luce al club di motociclisti da cui prende proprio il nome l’approfondimento, e “Flake and Flames”, una produzione grazie alla quale viene data visibilità ai luoghi in cui la Kustom Kulture è sentita con maggiore enfasi e trasporto. E ancora, le due ruote personalizzate assumono rilevanza in film come “Svalvolati on the Road”, in cui Dudley, interpretato da William Macy, guida la celebre XL 1200C Sportster Custom o “I Mercenari 3”, in cui le moto utilizzate dal cast sono state fornite dal customizer turco TT Custom Chopper.
La cultura custom è ben radicata in tutto il mondo anche grazie a diversi celebri club che ne hanno fatto una ragione di vita, tra i quali si ricordano i Bandidos, che contano ben 5 mila membri, suddivisi in 210 chapter sparsi in 22 paesi, e gli Hells Engels, i quali sono presenti in tutto il mondo con 250 chapter, di cui 15 in Italia con 150 membri effettivi. Un amore arrivato fino in Finlandia: su Youtube, infatti, è presente anche un canale chiamato Custom Bikers Finland. A livello di eventi, invece, è altrettanto importante ricordare l’American Tours Festival, organizzato ogni anno a luglio in Francia a Tours, la Bèthune Rètrò, sempre in Francia a fine agosto, il Kustom Kulture Forever in Germania a maggio, l’Ink n Road, nella provincia canadese del Quebec ad agosto, il Kustom Kulture Blastoff, a Lincoln nel Regno Unito tra fine aprile e inizio maggio, il Greazefest Kustom Kulture Festival, a Cleveland in Australia a fine luglio e, infine, l’Eternal City Costom Show di Roma che, in genere, si tiene a novembre. La popolarità custom, però, non riguarda solo il mondo dei motori, ma anche la moda. Proprio la serie Sons of Anarchy, da questo punto di vista, ne è un esempio a 360°. La produzione americana, andata in onda dal 2008 al 2014, parla di un gruppo di motociclisti, ex soldati che hanno combattuto in Vietnam, che proteggono la loro cittadina dagli attacchi degli aggressori. Il marchio Sons of Anarchy è divenuto simbolo della Kustom Kulture a tal punto da ispirare la creazione di giacche, magliette e felpe che tutt’ora vengono messe a disposizione degli appassionati. La “Kustom fashion” ha influenzato, inoltre, brand come The Mighty Company, specializzata nella produzione di giacche in pelle personalizzate e originali, e Rails, marchio che si è distinto anche per la produzione di giacche di jeans customizzate, e attirato l’attenzione di celebrities del settore come Gigi Hadid, Kendall Jenner, Aimee Song e persino Bruna Malucelli, Swim Wear Designer, che ha realizzato la sua linea di costumi partendo dai tratti distintivi della corrente, come segnalato da Popsugar.
La Kustom Kulture nella moda così come nell’arte. Il pioniere del movimento artistico è il meccanico Kenny Graeme Howard, meglio conosciuto come “Von Dutch”. La sua tecnica artistica per eccellenza, pinstriping, gli diede l’opportunità di innalzare il livello grafico dei suoi interventi, delle sue modifiche su auto e moto. Oltre a Von Dutch si ricordano anche Ed Roth, definito da Tom Wolfe “Il Salvador Dalì della Kustom Kulture” anche e, soprattutto, per la realizzazione di “Rat Fink”. Al Petersen Museum di Los Angeles si è tenuta persino un’asta grazie alla quale gli appassionati di Kustom Kulture hanno potuto acquistare alcune delle più importanti opere degli stessi Ed Roth e Von Dutch. Anche l’artista britannico Grayson Perry ha voluto rendere omaggio allo stile motociclistico per eccellenza: ha realizzato una motocicletta che ha preso parte alla sua mostra “Tomb of the Unknown Craftsman”. La passione per le moto custom come motore per iniziare una nuova fase della propria vita personale e professionale. Questo era l’obiettivo Rick Fairless che, nel 1996, ha aperto il proprio store di moto custom: lo “Strockers Dallas”. Con il passare degli anni poi, lo stesso negozio si è tramutato in un vero e proprio ritrovo, un paradiso per i biker chiamato poi “Biker World” (fonte Highseasrally.com). Lo stesso si può dire di Dave Mucci, designer industriale, che ha fatto della passione per le due ruote un lavoro: stando a quanto riportato da Sixtysixmag.com, Mucci prova un amore molto forte per le moto, a tal punto che le sue creazioni su due ruote hanno preso parte ad eventi come One Moto Show.