Con la concretizzazione della fusione FCA – PSA – Opel il rischio di sovrapposizione dei marchi generalisti (Fiat, Citroën, Opel e in misura minore Peugeot) è una cosa concreta. Lancia avrebbe teoricamente il DNA per tornare ad essere un marchio premium ma sarebbe totalmente sovrapponibile alla neonata DS alla quale difficilmente è pensabile che i cugini d’oltralpe vogliano rinunciare.
È però anche vero che Lancia è un marchio storico e prestigioso e che – almeno in Italia – potrebbe avere ancora appeal e beneficiare di piattaforme già pronte in PSA esattamente come sta avvenendo per Opel. Un nodo difficile da sciogliere, immaginiamo, anche per la dirigenza del futuro megagruppo.
Per chi, come me, ancora sogna con il concept della Lancia Fulvia Coupé del 2001 è difficile non trovare dei richiami nell’altro bellissimo concept di Peugeot, la E-Legend; ed è altrettanto impossibile non ricamarci sopra immaginando un futuro per la mitica Coupé torinese.
Lancia (come Alfa d’altronde), è diventata mitica per le berline ma in un mondo che ha virato bruscamente verso i crossover, una Thema su base 508 probabilmente faticherebbe a trovare il suo spazio, specie in un mercato come quello nazionale dove a farla realmente da padroni sono i segmenti minori, A, C e – soprattutto – B.
Però una Fulvia/E-Legend, ma soprattutto una Delta su base 308 ed una Y su base 208 magari rinominata Y10 per scrollarsi di dosso l’immagine negativa che l’utilitaria Y si è guadagnata tra gli appassionati, in Italia potrebbe funzionare, magari come marchio generalista di livello superiore (proprio come Peugeot) ma con lo sguardo voltato leggermente al comfort ed al lusso piuttosto che alla sportività di Peugeot, evitando così di farsi concorrenza e diventando sostenibile.