Qualche settimana fa il mondo ha accolto timidamente l’inizio della produzione in Cina della Polestar 2. Volvo con questa branca del suo marchio vuole imporsi nel mondo delle elettriche e dar filo da torcere alla regina Tesla della categoria. Apparentemente ha tutte le carte in regola e da oggi anche un prezzo, almeno per il mercato americano. La Polestar 2 infatti partirà da 60 mila dollari, con consegne a partire già da questa estate, crisi permettendo. Volvo sinonimo di sicurezza ha dotato la sua Polestar 2 di sistemi dinamici e statici di gran prestigio.
Una gabbia in alluminio rinforzato proteggerà le batterie in ogni circostanza, e l’ SPOC gioca in tutto ciò un ruolo chiave. Il Several Partial Offset Crash infatti ha il compito di impedire in caso di impatto l’ingresso degli pneumatici nell’abitacolo o in direzione del pacco batterie. Così facendo la soglia di sicurezza viene alzata e i rischi si riducono molto. Polestar 2 non vuole però rinunciare a niente. Fa degli interni un connubio di classe ed eleganza con materiali di qualità che non dovrebbero temere il confronto con le rivali. Non mancano le ultime tecnologie in termini di infotelematica e completano il pacchetto il cruscotto digitale e il pad verticale che domina la consolle centrale.
Molte funzioni rimangono un’esclusiva dei possessori di smartphone Android. La collaborazione con Google è infatti totale. Lo dimostrano i sistemi di navigazione basati sulle ultime versioni di Google Maps che garantisce aggiornamenti costanti anche delle grafiche oltre che delle funzioni. Risponde presente (in ogni senso) anche l’assistente Virtuale di Google che farà da copilota onnipresente. Sotto il cofano dalla Polestar 2 sibila un powertrain elettrico capace di 408cv e ben 660nm di coppia. La berlina è così in grado di toccare i 100km/h in solo 4,7 secondi. Per fare guerra alla Tesla è però fondamentale “settare” il tutto per garantire un’autonomia importante.
Il pacco batterie da circa 80 kwh (78 per la precisione) consentono alla Polestar 2, stando al ciclo omologativo WLTP, di percorrere 470 km. Un dato sicuramente importante ma che, come ci aspettavamo, non va a colmare le criticità di queste auto nei lunghi viaggi. È però certo che questa Polestar 2 possa dare filo da torcere alla Tesla Model 3. L’americana rimane benchmark assoluto della categoria, eppure la prepotenza vichinga potrebbe insorgere e conquistare le verdi praterie che gli ecologisti immaginano nelle loro menti.